Vi è capitato di avere un Netbook con la batteria completamente “morta”?
Il pc la vede fantasma, come fosse sparita, il Led di carica prima è giallo fisso poi lampeggia, tanti pensieri (funerei) sfortune, jelle e chissà cos’altro.. ma il Netpc vi serve, proprio ora che dovete usarlo per quello che è, un taccuino elettronico, portatile leggero, magari connesso a Internet, ma non và ! E’ necessario l’odioso cordone e la presa di rete, quasi pesante come il Netpc stesso, allora pensate bene di sostituire la batteria con una nuova, cercate il negozio più vicino telefonate e una voce cortese vi chiede che modello che marca il part-number ma puntualmente ciò che cercate non è subito disponibile, arriverà MASSIMO garantito fra un paio di giorni, magari di Venerdì, Lunedì sarà chiuso, contrattempi vari, ma la batosta vera è propria è il prezzo.. quella come la vostra a tre celle che dura si e no poco più di mezz’oretta costa 55-60 euro, quella superpotente a ben sei celle costa circa 10-20 euro di più! Praticamente al prezzo di quattro batterie vi comprate un Netpc nuovo magari con display più grande e a Led… Ma stiamo scherzando, penserete! E no.. non mi fregano.. Andate su Internet, cercate la vostra batteria, 8000 pagine di siti che vendono proprio la vostra, a tre sei nove celle, bianche nere blu rosa e poi.. ma cos’è quella gobba che esce.. sarà un supporto.. No no, è proprio la batteria superpotente che esce dalla silouette del vostro lucido Netpc, sembra una maniglia, no, un supporto per alzarlo di cinque centimetri e fargli smaltire il calore da stufa elettrica.. e poi, con quella sporgenza non entra nel suo astuccio di similpelle, e neanche nel borsello comprato ad hoc. Mah.. deciso! Comprate quella uguale al minor prezzo possibile, spese di spedizione, consegna rapida, Ok, infila nel carrello và! E fate l’ombrello al negoziante sotto casa... tiè.
Un momento, ma qua accettano solo pagamenti elettronici? Possibile? No no il numero della mia carta di credito nuova non la do in pasto agli avvoltoi malefici della rete, spioni maledetti, e ladri, però.. si può pagare con la PayPall, bene bene.. dopo mezz’ora di ricerche recuperate i codici, li inserite nel formulario, attento qui attento là, sei proprio sicuro, conferma, leggi e accetti le condizioni, piripin parapan, stampi tutto per sicurezza, prendi il codice dell’operazione.. Attenzione! Transazione non eseguita! Impossibile procedere all’acquisto.
Allora provi a tornare indietro con le pagine del Browser: pagina scaduta! Sarai indirizzato su una nuova connessione protetta! E ti devi ricompilare daccapo tutti gli odiosi campi, attento di qui attento di la, sei proprio sicuro, leggi e accetti le condizioni, privacy ecc ecc e… Attenzione! Transazione non eseguita! Impossibile procedere all’acquisto. Ma cosa c’è che non và?!
Alla terza volta cominci ad avere le allucinazioni, nel frattempo hai digerito i peperoni, e pensi che potresti non avere credito sufficiente per l’acquisto.. magari loro lo sanno ma non te lo dicono, così credi di essere al sicuro. Va bè.. domani andrai in Posta, carichi con un 50 coì sei sicuro.
Dopo due ore di coda alla Posta carichi e l’impiegata ti dice che potevi caricare direttamente dallo sportello automatico. Grazie! La prossima volta lo farò. Ci vuole il PIN e PUK ce l’ha? Senz’altro a casa dovrei averlo! (spero).. Bene. A casa a mettere nel carrello sta benedetta batteria, finalmente, ricomplilare gli odiosi campi, piripin parapan…. Attenzione! Transazione non eseguita! Impossibile procedere all’acquisto. Calma. Ecco.. il problema è che ho inserito il codice si ma della vecchia carta scaduta! E dov’è il nuovo?? Ri-calma.. Tiri fuori il vecchio taccuino a quadretti impolverato e la penna a sfera fra tante ormai secche. Ecco la soluzione! Dovrai fare un po’ di pratica perché ormai ti sei dimenticato come si scrive in corsivo, poi la vecchia calcolatrice per fare i conti.. bene.
C’è tutto. Nel frattempop lasci il Netpc appoggiato vicino alla presa di corrente, e lo usi solo lì.Sia ben chiaro, tutto questo non è successo a me.. noooo.. tsè! Ste cose succedono sempre agli sfi…agli altri, insomma.
Però la batteria morta è successo proprio a me, che per preservarla semi nuova la usavo pochissimo, staccandola dal Netpc e usando in casa l’alimentatore; vuoi vedere che questo è proprio il motivo della morte prematura? Oppure ce l’aveva scritto nel DNA che sarebbe vissuta solo poche ore, magari un difetto di produzione, vai a capire..
Ho provato ad andare dal rivenditore dove ho acquistato il mio acerone sperando nella garanzia di due anni ma niente da fare.. tutto sotto garanzia tranne la batteria! Cioè se muore dopo pochi giorni dall'acquisto forse te la cambiano, sennò.. ciaooo.
Quindi, un pò per la mia propensione a tentare la riparazione prima di cestinare, un pò per il costo che ritengo elevato della sostituzione, un pò perchè non mi arrendo ai misteri e mi piace vedere cosa si cela dentro le scatole chiuse, nei momenti giusti in due riprese ho aperto con molta cautela il guscio impenetrabile! Facendo molta attenzione, con l'aiuto di un piccolo ma ben affilato cacciavite a taglio e dopo avere studiato attentamente la linea di unione dei due semigusci incastrati e incollati, ho scoperto con stupore l'interno che vi descriverò anche illustrandolo con le foto.
La batteria non è solo batterie. Oltre alle tre celle al litio c'è anche una schedina elettronica piuttosto complessa che sicuramente controlla singolarmente le celle e ne misura anche la temperatura con dei sensori appiccicati sul loro fianco. Che c'è qualche diavoleria al suo interno si evince dal numero di connessioni tra batteria e pc, quando, teoricamente, dovrebbero essere solo due, positivo e negativo. Questo fà pensare che sicuramente c'è un dialogo elettronico "intelligente" tra i due.
La prima cosa che ho fatto sbirciando dentro ai semigusci non completamente staccati è la misura delle batterie con un tester leggendo 7,3 volt circa contro i 10.8 dichiarati sulla targa e questo mi ha immediatamente rincuorato perchè significava che il morto non era poi così morto, magari agonizzante, ma forniva qualche speranza di recupero; a questo punto l'attenzione si spostava sul circuito elettronico che potrebbe avere subito danni, magari da una scarica proveniente dalla rete o il distacco di qualche componente o connessione durante una caduta accidentale. Dopo avere distaccato completamente i gusci neri di protezione ho esaminato attentamente l'interno; tutto sembrava a posto, un lampo-flash intuitivo mi ha portato a pensare che qualsiasi circuito elettronico per funzionare, ha bisogno di energia; quindi se la batteria stando ferma per un pò era scesa sotto la soglia minima di alimentazione, il circuito non apriva il rubinetto verso il pc e neanche dialogava, quindi per il pc questa era inesistente!
A questo punto occorreva caricare un pò le batterie con una sorgente esterna, facendo molta attenzione a cosa utilizzare, preferibilmente un generatore di corrente, un carica batterie, in casa avevo un tampone solare per batterie al piombo il quale collegato con attenzione + con + e - con - e solito tester in parallelo per controllare la tensione ai capi delle batterie, leggevo l'ideale ovvero la lenta ricarica tenendo sotto controllo la temperatura rimasta peraltro sempre bassa, direi ambiente: 7,30-7,35-7,40, prima aumentando celermente poi calando, ma con pazienza, prendendo comodamente la tintarella da seduto, fino ad arrivare a circa 9,4 volt, tensione sufficiente ad alimentare il circuito elettronico della batteria. A carica completa attaccandola al Netpc misura 12,6 volt.
A questo punto l'ho collegata in modo provvisorio al Netpc e alimentato da rete. Prima la luce gialla fissa, poi lampeggiando come morta precedente, poi dopo venti minuti circa gialla fissa e poi VERDE !!! miracolo... la resurrezione tecnologica.. non credevo ai miei occhi!
Una volta appurato che non si trattava dell'ultimo respiro prima di esalare, ho praticato un foro ai lati del guscio in corrispondenza dei poli esterni della batteria in modo da effettuare misure e/o in caso ricapitasse, di doverla caricare senza smontare niente.
Ovviamente se a qualcuno capita una batteria affetta di morte apparente, senza aprire la batteria che sconsiglio vivamente (soddisfate la vostra curiosità guardando le foto!), si devono praticare due fori ai lati (senza forare anche le batterie), misurare la tensione con un tester e se hanno una tensione superiore a "zero" provare a ricaricarle con molta attenzione a non fornire correnti elevate.
riccardoge ® Genova 31 Maggio 2011
Qui sopra vediamo il circuito elettronico con le connessioni elettriche e i sensori di temperatura
Particolare del foro che permette di toccare con il puntale del tester e ricaricare la batteria
Le tre celle collegate in serie e il circuito elettronico